Aumento Seno Senza Protesi – L’alternativa Naturale alla Chirurgia

Oggi rispondo ad una domanda molto diffusa: “E’ possibile avere un aumento del seno senza protesi?” Si è possibile andando a modificare in primis la tua alimentazione.

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il seno è composto primariamente da tessuto di grassi. Questo grasso determina la forma del tuo seno e la grandezza. Una dieta a basso contenuto di grasso è un fattore determinante che può prevenire l’aumento naturale del seno. Ho creato una lista di cibi particolare che permette di incrementare le possibilità di ritornare ad avere un seno alto e sodo, grazie alla ricca presenza di fitoestrogeni

Alimenti per aumentare il seno

Semi e frutta secca: finocchio, fieno greco, pistacchi, nocciole, semi di lino e sesamo.

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Prodotti a base di soia: semi di soia, tofu, olio di soia, latte e yogurt a base di soia, proteine a base di soia.

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Cereali integrali: grano integrare, orzo avena, mais, miglio, quinoa, pane integrale

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Legumi: fagioli, lenticchie, fagiolini

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Frutta: Mele, carote, fragole, pesche, anguria, frutti di bosco.

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Bevande: Vino rosso, te verde, te nero

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Controindicazioni delle protesi mammarie

Secondo la dottoressa Diana Zucherman, Ph. D:
Nel 2008, più di 300000 donne e ragazze si sono sottoposte all’operazione per avere il seno aumentato con le protesi al silicone o a base salina, e circa 80000 pazienti di cancro al seno hanno avuto una ricostruzione del seno tramite mastectomia. Sempre nello stesso anno si sono registrate 40000 rimozioni di impianti per le più svariate cause (infezioni, rigetto degli impianti, ecc)

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Ecco una lista delle possibili complicazioni causate dall’innesto di impianti a base di silicone o a base salina:

  • Infezioni e batteri provenienti dagli impianti artificiali
  • Rischi legati all’anestesia
  • Perdita di sensibilità al seno, capezzoli e areola
  • Contratture capsulari
  • Cicatrici
  • Seno indurito e non naturale
  • Necrosi
  • Bisogno di un’operazione aggiuntiva per eventuali riparazioni
  • Insoddisfazione per l’aspetto del seno.
  • Artrite e dolore alle ossa
  • Fatica e perdita di memoria
  • Avvelenamento da metalli a causa dell’esposizione al platino rilasciato dagli impianti al silicone
Un altro problema è che dopo l’operazione è molto difficile allattare ed è ancor più difficile capire l’esistenza di un cancro al seno. Non è raro la rottura degli impianti a causa della pressione della macchina per la mammografia.

Recenti statistiche dimostrano che nei primi 3 anni dopo l’operazione, 3 su 4 pazienti di mastectomia e 1 su 2 pazienti subiscono qualche complicanza – come dolore, infezione, indurimento del seno o sottoporsi a un’operazione addizionale.La maggior parte degli impianti al silicone dura dai 7 ai 12 anni, ma tanti impianti si rompono nei primi mesi o anni.

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